
Gatta incinta: alimentazione
Dall’inizio della gravidanza, o comunque dal momento in cui ti renderai conto che la gatta è gravida, o ancora, non appena ti inizi a occupare di una gatta incinta, è necessario cambiare la sua alimentazione introducendo un alimento completo specifico per gatte in gravidanza, più ricco di grassi e di proteine di origine animale.
Dalla prima settimana di gravidanza il suo fabbisogno energetico aumenta del 10% ogni settimana e può arrivare ad aumentare del 70% al termine della gravidanza. Dare alla gatta un alimento dall’elevato apporto energetico le permetterà di fare fronte alle sue nuove necessità, senza sovraccaricare il suo apparato digerente.
Le calorie extra dovranno provenire da proteine animali e non da carboidrati, che non saranno di alcun beneficio per mamma gatta. E’ indispensabile aumentare l’apporto di calcio, che le è necessario per lo sviluppo dei feti.
La nuova alimentazione, se possibile, andrebbe introdotta in modo graduale, mescolando prima 1/4 di cibo nuovo a quello precedente e andando a sostituirlo completamente nell’arco di una settimana.
Gatte "consumate" dalla gravidanza
La gatta va alimentata ad libitum, ovvero senza limitazioni. Il suo appetito aumenterà progressivamente con l’avanzare della gravidanza, ma potrebbe diminuire alcuni giorni prima del parto, perchè i feti premono sullo stomaco.
Spesso vengono recuperate gatte che sembrano letteralmente consumate dalla gravidanza: le micie infatti hanno difficoltà a mantenere il 25% del grasso corporeo, quantità minima per una adeguata produzione di latte. Avere una gatta gravida in stato di denutrizione, predispone già ad affrontare innumerevoli rischi per lei e per i gattini: mancanza di latte, colostro di qualità scarsa e carente ecc.

Ti consiglio quindi di acquistare un ottimo cibo industriale per gattini in crescita (kitten), che è formulato per rispondere alle esigenze nutritive di mamma gatta in fase di gravidanza e allattamento. Cimentarsi col fai da te, se non sei esperto o se non sei seguito regolarmente da un veterinario nutrizionista, è una scelta pericolosa in questo momento.
Personalmente utilizzo le crocchette Royal Canin Mother and Baby cat o Purizon Kitten, umido kitten Animonda, Feringa, Taste of Wild, Real Nature, N&D. Se la gatta fosse molto denutrita io integro la sua dieta con del cibo umido adatto a gatti convalescenti (ad esempio il Recovery di Royal Canin) che ha un elevato valore energetico ed è facilmente digeribile.

Se la gradisce, io dò alla gatta carne al vapore (pollame senza ossa, macinato misto) oppure cruda, ma solo se ad uso umano e precedentemente abbattuta per 4 giorni in congelatore. Non utilizzo mai sale o condimenti e soprattutto utilizzo questa carne solo come complemento della dieta industriale.
Acqua fresca sempre a disposizione, anzi, è necessario stimolare la gatta a bere di più eventualmente inserendo una fontanella.
L’integrazione di calcio andrebbe somministrata solo dopo il parto: sebbene sia necessario allo sviluppo delle ossa dei feti, in genere una dieta completa ed equilibrata è in grado di far fronte a questo fabbisogno. Nel caso di mamma gatta denutrita, prima di somministrare integratori consulta sempre un veterinario, poichè si rischia di portare ad uno squilibrio maggiore. Dal momento del parto in poi, si può somministrare un integratore come BeTotal o VMP pasta; si può somministrare calcio gluconato se si sospetta o si accerta una ipocalcemia, sotto stretto controllo veterinario.

Tramite l'Associazione di cui faccio parte, abbiamo accudito una moltitudine di mamme gatte, ognuna ovviamente con il suo carattere e le sue esigenze. Alcune ci hanno fatto letteralmente impazzire, poichè, trovandosi improvvisamente in un ambiente nuovo e con una alimentazione proposta completamente diversa, unita allo stress... non volevano saperne di mangiare nulla di ciò che veniva dato loro.
Purtroppo, infatti, vengono abbandonate giovani gatte proprio col pancione, per disfarsi del pacchetto completo gatta e gattini. In un momento così delicato della loro vita, si trovano in un ambiente sconosciuto e totalmente diverso e questo può influire sul loro appetito.
Ecco, in questi casi non vale la regola del "non si lascerà morire di fame": se la gatta è appena arrivata ed è incinta o in allattamento, armati di pazienza, proponile cibi diversi, gusti diversi, consistenze diverse, carne fresca... lasciala più tranquilla se non è socievole o, al contrario, coccolala di più e rassicurala se è molto socievole. Cerca di immedesimarti in quello che è il suo scompiglio sia fisico, sia psicologico e di trovare una soluzione utile affinchè si nutra adeguatamente.