
La diarrea nel gattino
Questo è il più completo articolo sulla diarrea del gattino (e del gattino neonato) perché trovi tutta la mia esperienza per salvargli la vita. Per questo ti consiglio di leggerlo attentamente e continua a consultarlo finchè il gattino non sarà guarito.
La diarrea colpisce spesso un gattino neonato o in svezzamento. Le cause devono essere sempre ricercate ma non sempre sono chiare e ben definibili, però fin da subito bisogna dare terapie di supporto al gattino.
Ho visto troppi gattini morire a causa delle diagnosi errate, del tempo perso prima di iniziare il trattamento e dei contagi incrociati. Io ne ho salvati moltissimi grazie a 3 fasi fondamentali:
- tempestività nella terapia di supporto
- ostinata ricerca delle cause della diarrea del gattino
- pulizia del gattino e igiene dell'ambiente assolute
FASE 1: TEMPESTIVITA' NELLA TERAPIA DI SUPPORTO
Gattino con diarrea cosa fare
Il gattino con diarrea va gestito con terapie di supporto per evitare la disidratazione, scompensi elettrolitici e morte. Considera che, rispetto ad un gatto adulto, un gattino può disidratarsi molto più velocemente. Non devi lasciar trascorrere ore e ore prima di supportare un gattino in diarrea: questo può fare la differenza tra la vita e la morte.

La terapia di supporto dev’essere concordata con il veterinario e in genere prevede:
- fluidoterapia (sottocute o intravenosa nei casi più severi)
- somministrazione di soluzione elettrolitica per via orale, quando possibile (Pedialyte o Prereid di Humana, in farmacia)
- probiotici o fermenti lattici per gatti (lontano dai pasti e lontano dall’antibiotico) quali, ad esempio, Enteromicro, Florentero, Normalia
- somministrazione di vitamine e minerali, ad esempio VMP pasta per gatti
- integrazione con Carobin Pet (Ultra)
- Se il gattino viene ancora allattato puoi sostituire l’acqua con la quale prepari il latte artificiale, con una soluzione elettrolitica orale. Puoi usare Pedialyte oppure Prereid di Humana o anche la soluzione elettrolitica per infusione.
- Se il gattino è in svezzamento, il cibo per gattini in diarrea deve essere un alimento terapeutico per gattini con disturbi gastrointestinali. Puoi usare ad esempio Royal Canin Kitten Gastrointestinal, ammorbidito con un cucchiaio di soluzione elettrolitica orale.
Qui puoi trovare tutte le informazioni per aiutare un gattino disidratato.
Ai primi sintomi, recati dal veterinario o in una clinica di pronto soccorso veterinario. Se riesci raccogli già le feci del gattino in un vasetto o in un sacchettino per farle esaminare. Poter sapere, il prima possibile, le cause della diarrea aumenta in modo esponenziale la possibilità di salvare il gattino.
FASE 2: OSTINATA RICERCA DELLE CAUSE DELLA DIARREA
Quali sono le cause della diarrea nei gattini
Nei gattini in allattamento e svezzamento le cause più comuni della diarrea sono dovute a:
- infezioni da batteri, virus, parassiti o protozoi enteropatogeni
- cambio di alimentazione: l’introduzione improvvisa di latte artificiale o un repentino svezzamento
- stress da cambiamento di ambiente (gattini improvvisamente senza mamma/orfani/abbandonati/spostati in luogo diverso)
ORIGINE ALIMENTARE
Spesso la diarrea è di origine alimentare, associata ad un latte artificiale o da un alimento umido che non viene ben tollerato dall'organismo del gattino. Prima di tutto valuta cosa stai dando da mangiare al tuo gattino. Guarda i miei articoli in cui consiglio alcune marche che, rispetto ad altre, hanno dimostrato di non dare alcun problema ai gattini. Quale latte utilizzare e che cibo scegliere per i gattini in svezzamento.
I PARASSITI PIU' COMUNI
I parassiti più comuni che causano diarrea sono i protozoi. I coccidi (soprattutto in concomitanza con lo svezzamento) e la giardia, i vermi piatti e tondi.
I VIRUS PIU' FREQUENTI
I virus più frequenti sono il Parvovirus felino, il vero incubo di tutte le persone che si occupano di gattini, e il Coronavirus.
I BATTERI PIU' COMUNI
I batteri responsabili più comuni sono: Escherichia coli (Gram - in caso di emolisi può dare forme enteriche e setticemiche gravi), Campylobacter, Salmonella, Clostridium, Stafilococchi (Gram +), Klebsiella, Enterobacter, Streptococchi, Pseudomonas (Gram -), Bacteroidi (Gram -), Cloristridium (Gram -) Mycoplasma Haemofelis o Haemobartonella felis(Gram -). Tra essi i Gram negativi sono i più ricorrenti.
ALTRE CAUSE
La diarrea può comparire anche, più raramente, per patologie intestinali primarie (colon corto congenito, intussuscezione, infiammazione intestinale IBD), intolleranza ad un alimento, svezzamento precoce.
Come scoprire le cause della diarrea del gattino
Per comprendere le cause della diarrea nel gattino, si procede valutando il suo stato generale di salute, altri sintomi concomitanti e altri fattori esterni. Per una valutazione accurata delle cause è importante raccogliere e analizzare più dati possibili relativi al gattino:
- età (il più precisa possibile, se hai dubbi sull’età del tuo gattino consulta questo articolo)
- da quanti giorni è con te il gattino e dove vive ora (gattile/casa privata/stallo con presenza di altri gatti/animali; stato di salute o eventuale fase di quarantena di altri soggetti presenti…)
- dove è stato recuperato/in che ambiente è nato (se è stato recuperato da meno di 4 settimane). Vanno valutate le condizioni igienico/sanitarie di quel luogo. Valutare la presenza concomitante di 1)soggetti vaccinati e sottoposti a controlli regolari 2)soggetti apparentemente sani, ma non controllati 3)soggetti con patologie evidenti. 4) presenza di soggetti che vivono solo indoor o che possano accedere all’aperto.
- che alimentazione stai somministrando (tipo di latte, eventuali cambi di latte, diluizione del latte, tipo di cibo umido/cambio cibo umido/età di introduzione del cibo umido)
- momento in cui sono insorti i sintomi, frequenza, tipologia
- concomitanza di altri sintomi e quando sono insorti (febbre, vomito, letargia, inappetenza ecc.)
- eventuali farmaci che sta già assumendo il gattino
- stato vaccinale del gattino e della madre (se conosciuto).
A SECONDA DEI CASI SI PROCEDERA' CON
- test per la ricerca di parvovirus, giardia, coronavirus;
- esame coprologico per ricerca dei parassiti intestinali (coccidi, vermi tondi e piatti, toxoplasmosi)
- analisi batteriologiche
Come spiego in questo articolo, infatti, i gattini possono nascere già infettati da alcuni parassiti. I coccidi, ad esempio, in concomitanza con l’inizio dello svezzamento e quindi del cambiamento di cibo, causano molto spesso la diarrea nei gattini in svezzamento. Questo va ad aggravare concomitanti infezioni di origine batterica e virale.

Problemi di diagnosi: qualche volta non si capisce la causa
In alcuni casi gli esami potrebbero dare esiti negativi sebbene ci sia effettivamente un’infestazione da parassiti o un’infezione in corso. Per tale motivo, se si ritiene opportuno, andranno ripetuti o, quantomeno, si dovrà essere cauti ad escludere completamente una patologia. Il mio ultimo caso sono stati due gattini di 3 settimane sottoposti a test ELISA per Parvo e Giardia per ben tre volte. Solo al terzo test sono risultati positivi ad entrambe le patologie (una settimana dopo dal primo test)! La loro fortuna è stata che io non mai allentato le terapie di supporto.
I protozoi (i coccidi, ad esempio) hanno un'espulsione delle uova intermittente. Per questo motivo talvolta gli esiti sono falsamente negativi. Ti consiglio pertanto di raccogliere sempre le feci di 3 giorni consecutivi, tenendole nel frattempo in frigorifero e portandole ad analizzare al 3° giorno.
Le infezioni parassitarie spesso si sovrappongono a infezioni concomitanti, andando a complicare una già labile situazione intestinale. Valuta con il veterinario se sia necessaria una copertura antibiotica.
Le analisi batteriologiche, inoltre, non permettono di distinguere tra infezione e semplice colonizzazione dell’intestino del gattino. I batteri potenzialmente patogeni possono essere frequentemente isolati in gattini sani. Queste analisi possono comunque darci un aiuto per evidenziare una predominanza di una specie batterica o uno squilibrio intestinale.
FASE 3: PULIZIA DEL GATTINO E IGIENE ASSOLUTE
Come pulire il gattino con diarrea
Durante la fase acuta di diarrea puoi trovare il gattino imbrattato di feci dalla testa alla coda. In presenza di più fratelli, potresti trovarti in una condizione disastrosa, con i gattini che si sporcano l’uno con l’altro di continuo.
Un gattino con diarrea, deve essere lavato bene e per rimuovere i residui acidi delle feci. In questo articolo ti spiego come lavare un gattino.
Ci tengo a precisare che le salviettine umidificate non sono la soluzione da utilizzare come unica risorsa, qualora il gattino abbia diarrea. Possono andare bene per un paio di volte al giorno, quando hai tempi più ristretti.
UN CONSIGLIO PER NON IMPAZZIRE
Ogni gattino con diarrea va tenuto assolutamente pulito anche più volte al giorno. Valuta se sia opportuno separare in fratelli in spazi diversi, al fine di evitare di impiegarci ore e ore per la normale routine di pulizia. I gattini andrebbero separati lasciando sempre almeno 2 fratelli assieme (mai uno da solo) e per un tempo limitato solo ai giorni più critici.
Gattino con culetto infiammato
Un gattino in diarrea da più giorni può presentare un culetto rosso. Ho utilizzato varie tecniche in questi anni per i culetti arrossati e, nei casi più irritati, ho trovato questa soluzione:
- bagnetti (o bidet) a base di Aveeno disciolto in acqua, asciugatura delicata senza strofinare, con phon tiepido e l'applicazione di POLVERE di Vitadermina o Fissan.
- La pasta di zinco tende a fare uno strato che difficilmente si riesce poi a togliere completamente con il bagnetto. Restano intrappolate tracce di feci che nei giorni successivi complicano la situazione.
In alcuni casi può essere necessario usare una crema per il culetto infiammato del gattino, io utilizzo Weleda o Bepanthenol. Bisogna valutare le condizioni del culetto arrossato del gattino.
Se consideri quanto dura la diarrea nei gattini (anche settimane se non curati adeguatamente), lo sporco potrebbe ristagnare se non sarai maniacale nella pulizia. All'inizio la pelle può diventare di colore brunastro. Poi compariranno dei taglietti sulle zampe posteriori e via, via la situazione peggiorerà sempre di più, fino ad arrivare a vere e proprie ferite.
Appena si presenta, questa sporcizia brunastra va tassativamente eliminata dalla pelle del gattino, seppur in modo molto delicato. Puoi aiutarti con una spugnetta levatrucco morbida, tenendo a bagno la zona da pulire, per ammorbidire lo sporco.
L'importanza di lavare il gattino
Per farti comprendere l’importanza di lavare bene un gattino con diarrea ti mostro le foto di questa micina. Aveva la diarrea da giorni e non era mai stata lavata per paura che prendesse freddo durante il bagnetto:
La pelle era ormai ustionata dalle feci acide: di lì a poco sarebbe morta di setticemia causata da sovrainfezioni batteriche proliferate sulla pelle. Ci sono volute settimane per farla guarire completamente e dei mesi prima che le ricrescesse il pelo.
Spesso sento dire che non si fa il bagno ai gatti piccoli altrimenti muoiono perchè prendono freddo. Credo che nessuno di noi lascerebbe un bambino neonato, con diarrea, imbrattato per evitare che prenda freddo lavandolo! Si riscalda bene l'ambiente e si procede al bagnetto. Semplice ed efficace.
Igiene dell'ambiente e disinfezione
Devi fare uno scrupoloso controllo dell’igiene dello spazio del gattino. Lava frequentemente le copertine, pulisci e disinfetta il box o la stanza in cui vive. La lettiera stessa andrebbe lavata con detergente e sciacquata ogni giorno con acqua a 100°. Segui questa procedura finchè la diarrea non sarà scomparsa e gli esami saranno negativi.
L’igiene ambientale è fondamentale, tanto più se il gattino è orfano: la pulizia e la disinfezione devono essere la base. Devi inoltre ridurre, con ogni mezzo possibile, i contagi incrociati. Riduci le probabilità che il gattino possa infettarsi da altri animali presenti nello stesso ambiente o che possa infettarli lui.
Gattili e stalli affollati
Nel caso di gattili, allevamenti e stalli affollati, le pratiche di gestione igienico sanitaria devono essere ferree. Bisogna evitare contagi incrociati o, peggio ancora, delle vere e proprie stragi (pensiamo al Parvovirus). In questo articolo ti spiego come affrontare la pulizia e la disinfezione. Leggi qui per imparare a gestire efficacemente una quarantena, che, a mio parere, rappresenta un’arma potentissima in nostro possesso.
Un protocollo di igiene ferrea salva vite. Ora ti faccio questo esempio per rassicurarti sul fatto che è possibile non fare stragi di contagi (seppur faticoso, lo ammetto). Sai quanto il Parvovirus sia resistentissimo e subdolo.
Eppure, ogni volta che ho ospitato gattini con la parvo, non ho mai contagiato nessuno degli altri mici che avevo in casa (nessuno era vaccinato). Ho solo osservato rigidissime norme di quarantena, pulizia e disinfezione.
E' PROPRIO DIARREA?
Come deve essere la cacca di un gattino neonato
Premesso che ogni gattino è a sé, ma in genere, dalla nascita allo svezzamento le feci hanno una consistenza simile al dentifricio.
Se le feci risultassero più morbide di questo parametro di riferimento o, peggio, sciolte, schiumose, liquide o acquose, allarmati immediatamente.
FREQUENZA DELLE FECI NELLE 24 ORE. Un gattino neonato con diarrea può defecare anche senza essere stimolato oppure solo se stimolato. Può avere diarrea ogni volta che viene stimolato oppure non a tutte le stimolazioni. Tanto più è frequente, tanto più la situazione sarà grave, quindi bisogna passare subito ai rimedi per la diarrea.
Come deve essere la cacca di un gattino piccolo
Le feci di gattino in svezzamento hanno una consistenza un po’ più solida. Devi preoccuparti quando il gattino evacua una quantità abbondante di feci e/o quando le feci sono molto morbide, pastose, molto puzzolenti, poltacee o acquose. Può avere diarrea solo alcune volte al giorno, ad ogni pasto o arrivare a perdere feci senza controllo dall’ano.
In questo articolo parlo anche del colore delle feci, che possono darti altri "indizi" sullo stato di salute del gattino, unitamente alla diarrea.
Conclusioni
Talvolta le cause della diarrea sembrano essere incomprensibili. Molti autori veterinari si approcciano dapprima escludendo le patologie più gravi, dopodiché procedendo ad una sverminazione e ad una copertura antibiotica efficace anche per i protozoi. Infine, se nulla sembra dare beneficio, procedendo con approfondimenti sia sulla ricerca dei batteri patogeni, sia su altre cause.
Se vuoi approfondire come trattare la diarrea, ritengo che questi articoli scientifici siano tra i più esaustivi anche per approcciarsi efficacemente ai casi più difficili: https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/B9780323226523000013